Ricette elettroniche dal medico di famiglia, i principali vantaggi
Il medico di base è un importante punto di riferimento per tutta la famiglia e il suo lavoro, come ogni altro è soggetto ad una continua evoluzione. Allo stesso modo, la tecnologia, ma anche le scelte della politica, cambiano le nostre abitudini e spesso semplificano e snelliscono processi più o meno consolidati.
Pensiamo ad esempio alla prescrizione di un farmaco, per anni siamo andati dal medico per farci fare la ricetta da portare poi in farmacia, la ricetta rossa che molti ben ricorderanno. Ormai da un po’ di tempo quella ricetta non esiste più, è andata in pensione e al suo posto è stata introdotta la ricetta dematerializzata o se si preferisce la ricetta elettronica. In realtà la transizione è stata addolcita e per questo non da tutti percepita, visto che spesso il medico di famiglia produce comunque una stampa, che però non è la ricetta, ma solo un promemoria. Cosa cambia quindi in concreto, perché la ricetta elettronica è stata definita da molti come una vera e propria rivoluzione?
Le ricette mediche elettroniche che ormai ogni medico di famiglia è tenuto a fare servono per farmaci e visite specialistiche e permettono una più efficace, rapida e completa comunicazione.
Una volta che la ricetta dematerializzata viene compilata dal medico e generata, viene memorizzata nel sistema e identificata con un codice unico nazionale (Nre) il numero di ricetta elettronica. Il medico ci consegna come detto un promemoria cartaceo, stampato su un foglietto bianco in formato A5, che possiamo portare in farmacia per ritirare i medicinali o presso la struttura sanitaria dove dobbiamo effettuare visite o esami.
Collegandosi allo stesso sistema gli operatori del Cup (Centro unico di prenotazione) o il farmacista potranno tramite il nostro codice fiscale accede alla prescrizione digitale e quindi consegnarci subito il farmaco o prenota la prestazione richiesta.
Grazie a questo sistema possiamo subito essere identificati (con la nostra storia clinica e tutte le informazioni necessarie) e abbiamo anche modo di ritirare il medicinale che ci serve in qualsiasi farmacia d’Italia, sempre godendo di eventuali esenzioni, proprio come se fossimo nella nostra regione e nella nostra farmacia di quartiere.
Quando andrà completamente a regime, la ricetta elettronica non dovrebbe prevedere più un promemoria cartaceo, quindi oltre ad un sistema più rapido, efficiente e nazionale, ci sarà anche un risparmio di carta non trascurabile. Grazie a questo sistema si supera l’eventuale problema di ricette smarrite, basterà presentare in farmacia il proprio codice fiscale e il farmacista saprà subito che farmaco consegnarci, senza doversi quindi ricordare nomi complicati o cercare di interpretare la grafia del medico. Un’evoluzione e una semplificazione notevole. La tecnologia ormai influenza praticamente ogni aspetto delle nostre vite e senza dubbio tra questi c’è il rapporto con la sanità, che grazie agli strumenti informatici diventa più efficiente, rispondendo meglio alle esigenze di famiglie e cittadini.
Per alcuni medici non è stato facile aggiornarsi, così come per alcuni pazienti, in particolare i più anziani, che sentono fortemente la necessità di una ricetta cartacea e proprio per loro si stampa ancora il promemoria. La strada però è tracciata e la destinazione finale sarà quella di una totale dematerializzazione delle ricette.