Perché un genitore dovrebbe permettere al proprio figlio di studiare all’estero?
Ogni genitore, anche quelli più apprensivi, dovrebbero poter concedere ai propri figli di sfruttare un’esperienza di studio all’estero. E sai perché? Si tratta di un punto di partenza per la crescita personale di ogni studente, a prescindere dalla destinazione finale che sceglierà! Il nostro obiettivo in questo approfondimento è di mostrarvi le grandi occasioni che questo viaggio studio può offrire a tuo figlio, così da aiutarti a riconoscere i buoni motivi per lasciarlo partire, aiutandolo ad organizzare il viaggio!
Può imparare una lingua in modo più completo e veloce
Il primo motivo per far studiare il proprio figlio all’estero è la lingua! Indubbiamente è questa motivazione che spinge i più giovani studenti a lanciarsi all’avventura. Vivere in un Paese estero aiuterà a migliorare sia le doti di ascolto che di conversazione, soprattutto se si scegliere l’alloggio presso una famiglia madrelingua. Tale umanità è difficile da respirare e imparare attraverso uno libro o sui banchi di scuola, ecco perché fare parte di una quotidianità sul luogo può fare la differenza.
Ovviamente per massimizzare il periodo di studio all’estero è bene affidarsi a un’agenzia che sappia facilitare l’organizzazione, optando per un programma completo e adatto alle necessità di studente e famiglia. Per esempio, Trinity Viaggi Studio presenta un’ampia gamma di programmi e possibilità per un periodo di studio estivo di poche settimane, per poi passare a diversi mesi fino a un intero anno scolastico all’estero.
Lo studente scopre un nuovo ambiente e una nuova cultura
Oltre ad approfondire la lingua, concentrarsi su un ottimo programma di studio, il giovane studente potrà anche sfruttare il fine settimana per prendere parte ad attività previste dalla scuola, oppure potrà concedersi momenti di incontro e conoscenza con altri coetanei. Così riuscirà anche a esplorare il Paese ospitante, attraverso i suoi paesaggi, ma anche usi e costumi. Studiare all’estero è la chiave ideale per scoprire un mondo nuovo a 360°, lasciandosi stupire da tutto quello che una nuova città ha da offrire.
Le differenze culturali del resto non sono limitate solo dalla lingua, ma anche da un nuovo stile di vita, dal tipo di tradizioni e abitudini e ovviamente anche dal tipo di cibo. Sono tutti piccoli aspetti che permettono di arricchire il proprio bagaglio culturale.
Il nuovo contesto in cui si entra può anche spaventare, ma offre anche l’occasione di rompere gli schemi e imparare ad andare oltre i propri limiti, superando le paure che potrebbero frenare un giovane adolescente. Inoltre non è necessario che lo studente parta da solo: di solito infatti i minorenni vengono accompagnati da un tutor che li potrà affiancare per un periodo o per l’intero viaggio. I viaggi in solitaria sono consigliati invece per gli studenti maggiorenni.
Perfezionare il proprio percorso formativo grazie alla condivisione
Chi ama studiare e perfezionare le proprie conoscenze parte già con un grande vantaggio personale: potrà infatti ampliare le proprio conoscenze e soprattutto le competenze linguistiche. Sono due fattori chiave per affacciarsi poi sul mondo del lavoro, mostrando il bagaglio culturale e formativo che è stato seguito.
Inutile negare che un’esperienza di studio all’estero può migliorare il presente di uno studente e soprattutto porre delle basi importanti per il suo futuro rispetto al mondo del lavoro.
Imparare qualcosa di nuovo, quando si è lontano da casa e dalle proprie abitudini, porta una persona a interfacciarsi anche con nuove persone, andando a condividere ciò che si studia e ciò che si scopre. E grazie a questa nuova rete di contatti e amici si potranno formare amicizie internazionali che sono importanti non solo a livello personale ma anche professionale in un futuro.